Docente: R. Biesuz, e-mail: raffaela.biesuz@unipv.it

Periodo di svolgimento: febbraio–luglio

L’organizzazione pratica di un esperimento dovrebbe mirare ad estrarre la massima informazione chimica. I requisiti essenziali di buona pratica di laboratorio rendono sempre più necessario ridurre l’uso di reagenti/ solventi soprattutto quando sono costosi o impegnativi da smaltire o quando l’analisi richiede lunghi tempi macchina. Spesso, vogliamo proprio valutare l’effetto di reattivi/ percorsi sintetici meno impattanti. Tuttavia, la valutazione oggettiva di questi effetti non è sempre chiara.

Estrarre l’informazione in modo chiaro può essere fatto sulla base di semplici regole che hanno a che fare con l’analisi delle variabili in gioco, il loro possibile intervallo di variazione e con l’osservazione delle risposte ottenute da una griglia ben definita di esperimenti costruiti ad hoc. Si possono essere analizzare le più diverse risposte, la resa, la purezza … e qualunque altro descrittore di interesse. Ancora, la risposta potrebbe anche essere uno spettro IR/UV, un CD o una corsa cromatografica. In questi casi, possono essere utilizzate delle tecniche di visualizzazione dei dati che consentono di ridurre in pochi descrittori l’informazione sottesa a questi segnali.

Verrà data una panoramica di queste tecniche, mirate a semplificare il lavoro in laboratorio, sia che si tratti della sintesi di una nuova molecola, la messa a punto di un materiale innovativo o l’analisi di un campione complesso. Per questo, le lezioni frontali saranno ridotte al minimo e verranno invece proposti esercizi basati su casi reali per familiarizzare con strumenti di ottimizzazione di esperimenti e visualizzazione di dati.

Prova finale: presentazione e discussione di un lavoro apparso nella recente letteratura su uno degli argomenti svolti durante il corso, oppure presentazione di un esperimento dove si utilizzano le tecniche illustrate nel corso.